
Scopri di più sulla visione che abbiamo della nostra Associazione, leggendo questa intervista che Swing Fever ha fatto ad Alice, presidente e insegnante della scuola:
“Il Mood sociale e divertente dello Swing” – Intervista a Alice Forzoni
Swing Mood è una scuola di balli Swing attiva in diverse località della Toscana. Conosciamola meglio intervistando la presidente di questa associazione, Alice Forzoni.
Swingfever.it – Ciao Alice! La tua passione per il mondo dello Swing nasce nel 2011, anno in cui hai conosciuto Lorenzo Banchi, tuo partner e altro fondatore di Swing Mood. Ci vuoi raccontare come si è evoluta questa passione e quando avete deciso di fondare la scuola?

Alice & Lollo, fondatori di Swing Mood
Alice – Nel 2011 io e Lorenzo ci siamo conosciuti alla prima lezione di ballo “Swing”, tenuta da Antonio McVillan. Ci siamo subito appassionati al divertente ballo di coppia che ci fu proposto e abbiamo continuato a studiarlo a Firenze per qualche anno. Nel 2012 abbiamo fatto il primo workshop di Lindy Hop a Parigi, con tutti i più famosi insegnanti francesi del momento, e questo ballo legato alla musica prettamente Swing ci ha appassionato ancora di più, portandoci poi a frequentare un workshop dopo l’altro, anno dopo anno, girando tutta Europa. Da lì in poi quasi ogni nostro viaggio ci ha portati a seguire le tracce delle comunità di Lindyhoppers: abbiamo ballato persino a Kuala Lumpur in Malesia o a Nagoya in Giappone! Nel 2013 abbiamo iniziato a insegnare e nel 2015 abbiamo aperto la nostra scuola, “Swing Mood”, cercando di sviluppare la nostra personale visione dei balli Swing.
Alice – L’aspetto culturale e musicale sono per noi assolutamente essenziali. In primo luogo siamo molto attenti a trasmettere ai nostri allievi più conoscenze possibili riguardo al passato e al presente della scena mondiale di Lindy Hop: raccontare storie sulla nascita del ballo, sui suoi pionieri, sull’evoluzione e sulla situazione attuale. Riguardo all’aspetto musicale, invece, ci assicuriamo che in quasi tutti i nostri eventi di social dance ci sia musica dal vivo di qualità; cerchiamo di fornire alla nostra scena una offerta musicale più varia possibile e abbiamo inoltre organizzato un percorso di formazione per alcuni musicisti locali. Questa formazione è iniziata l’anno scorso grazie all’esperienza di Mauro Porro, maestro milanese esperto di Jazz, che ha istruito questi musicisti toscani attraverso seminari offerti da Swing Mood, per far sì che fossero in grado di suonare al meglio per un pubblico di ballerini; un progetto molto impegnativo, ma che ha certamente portato i suoi frutti e dato vita a diverse band.Swingfever.it – Abbiamo letto che tra le varie discipline che insegnate, l’aspetto culturale e musicale è molto importante. In che modo sviluppate questo aspetto?
Swingfever.it – Swing Mood ha diverse sedi e corsi distribuiti in gran parte del territorio toscano. Quali sono le sedi principali? In programma è prevista l’apertura di altri corsi?
Alice – Swing Mood lavora principalmente nella zona di Pistoia, Prato e Montecatini, dove offriamo una più ampia offerta di discipline: Lindy Hop, Balboa, Blues, Solo Jazz e Tip Tap. Da quest’anno abbiamo inoltre aperto delle sedi per il solo Lindy Hop a Firenze, Arezzo e recentemente anche a Siena.
Swingfever.it – Alice, tu e Lorenzo frequentate diversi workshop e festival, ricordiamo che nel 2016 avete partecipato alla competizione di Strictly Lindy Hop a “Policoro in Swing”, vuoi raccontarci come è andata? Qual è secondo te l’importanza di frequentare workshop e festival, ai fini di una propria crescita personale e professionale?
Alice – Facendo un conto approssimativo io e Lollo ci siamo resi conto di aver frequentato più di 40 workshop in giro per l’Europa, oltre ad innumerevoli exchange, serate, collaborazioni con insegnanti internazionali ospitati nella nostra comunità, ecc. Tutto ciò è stato necessario per il nostro accrescimento personale come ballerini: è bene confrontarsi il più possibile con altre realtà, o la propria visione sarà sempre in qualche modo limitata, proprio come non è bene aver visitato solo il proprio paese, ma è sicuramente utile vedere un po’ di mondo per allargare la propria mente. Tutto ciò è poi stato fondamentale per farci un’idea molto precisa sul percorso che vogliamo fare nella nostra scena locale. A Policoro nel 2016 abbiamo partecipato al nostro primo “Strictly Lindy Hop” perché per una volta volevamo testare le nostre capacità e, perché no, farlo in pubblico aiuta a superare alcune paure. E devo dire che è andata alla grande! Siamo arrivati primi, e non ci credevamo neppure noi, però è stata davvero una grande soddisfazione! Un’altra piccola vittoria personale l’abbiamo ottenuta, per così dire, a Tolosa lo scorso Dicembre all’ “European Balboa Anniversary”, nella competizione di “Strictly Balboa Amateur”: non ci siamo classificati tra i finalisti purtroppo, ma secondo la classifica eravamo ottavi, nonché la prima coppia italiana! Ci teniamo a sottolineare però che in generale non amiamo troppo le competizioni e abbiamo sempre privilegiato i “Jack & Jill” (ebbene sì, mi piace usare la vecchia terminologia, non la ritengo sessista); sempre più il nostro pensiero è che i balli Swing debbano essere improntati sul divertimento e la socializzazione, piuttosto che nello sfidarsi a vicenda per dover dimostrare qualcosa agli altri.